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Alla scoperta

"Nosce te ipsum", diceva Socrate. E io, che di greco antico mi ricordo solo "gyros pita", ho scoperto che questa frase ha più senso di quanto sembri. Conoscersi davvero è una missione complicata, tipo montare un mobile IKEA senza istruzioni: credi di aver capito tutto, poi ti ritrovi con un pezzo in mano e non sai dove metterlo.

Eppure, più mi osservo…con autoironia, che aiuta, più capisco che conoscere me stessa è il primo passo per comprendere anche chi mi sta intorno. Quindi, eccomi qui: acrobata della vita quotidiana, che cerca di destreggiarsi tra pensieri esistenziali del tipo: "perché quando serve un calzino ne trovo sempre e solo uno?".

Se pensi che conoscersi sia una roba zen, tipo stare seduti sotto un albero aspettando l'illuminazione, ti devo dare una notizia: no, non funziona così. L'autoanalisi è più simile a un puzzle da mille pezzi senza il disegno sulla scatola.

Ho imparato che il confronto con gli altri è uno specchio potentissimo. A volte uno specchio che ti dice che hai bisogno di più sonno e meno caffè. Ogni esperienza, ogni maratona quotidiana tra lavoro e famiglia, mi ha fatto capire quali sono le mie forze e, soprattutto, dove sono i miei limiti (spoiler: la mia pazienza finisce esattamente al terzo "Mammaaaa" consecutivo).

Più mi conosco, più i miei rapporti cambiano. Capisco meglio gli altri, mi incastro meglio nelle conversazioni e smetto di rispondere con il classico "Bene dai" anche quando ho avuto una giornata di me**a.

In fondo, se non sappiamo cosa vogliamo noi, come possiamo pretendere di capirlo dagli altri? Se non ci ascoltiamo, come possiamo ascoltare davvero? Ecco perché, invece di fingere di avere sempre tutto sotto controllo, ho deciso di essere trasparente: la vita è fatta di alti e bassi, e condividere sia i momenti "Wow!" che quelli "Aiuto!" è il modo migliore per creare connessioni autentiche.

In questo angolino virtuale, ho deciso di raccontarmi senza filtri…ok, magari con un po’ di correttore occhiaie, ma solo quello! Scrivere della mia vita non significa solo condividere aneddoti divertenti o riflessioni profonde, ma anche aprire la porta a conversazioni che fanno bene all’anima.

Non ho risposte assolute (se le avessi, sarei su una spiaggia tropicale a vendere saggezza ai turisti), ma ho tante domande e la voglia di mettermi in discussione. Perché alla fine, conoscere sé stessi è un viaggio senza destinazione finale… ma con tante tappe interessanti.

Insomma, questo spazio è un mix di tutto quello che sono: vita vera, riflessioni, caos quotidiano e un pizzico di ironia. Perché prendersi sul serio va bene, ma prendersi in giro ogni tanto è ancora meglio!

Ho deciso di farlo attraverso tre hashtag, non solo perché su internet senza hashtag sei praticamente invisibile, ma anche perché danno un senso di ordine a tutto questo marasma di pensieri. In più, diciamolo, l’algoritmo ama le etichette, quindi perché non dargli qualcosa da masticare mentre io scrivo liberamente?

Scelto con cura perché, diciamocelo, la mia vita è un mix esplosivo di imprevisti, gioie, disastri quotidiani e momenti di pura epifania (tipo quando trovo le chiavi della macchina al primo colpo), attraverso #MyLife, voglio raccontare tutto questo: le piccole e grandi avventure che rendono ogni giorno diverso dall’altro, dimostrando che dietro ogni scelta, ogni imprevisto e ogni caffè bevuto di corsa, c'è sempre una storia da raccontare.

Ognuno ha i suoi mantra per sopravvivere alla vita. Il mio? “Respira, sorridi e fingi di avere tutto sotto controllo”. Scherzi a parte, con #MyMantra voglio condividere le frasi, i pensieri e le convinzioni che mi aiutano a non perdere la bussola (e la pazienza). Piccole pillole di saggezza che funzionano come quei promemoria che attacchi al frigo: ogni tanto li leggi, sospiri e pensi "Già, è vero, oggi ci provo davvero".

Tutti vediamo il mondo in modo diverso. C’è chi lo osserva con occhio critico, chi con meraviglia, chi con l'atteggiamento di chi ha appena realizzato di aver dimenticato qualcosa di importante ma non sa cosa. Con #MyWorld, voglio raccontare la mia visione delle cose, dai grandi temi ai piccoli dettagli che rendono la vita unica. Perché alla fine, il mondo è come un enorme libro aperto, e ognuno di noi ha il proprio capitolo da scrivere o da scarabocchiare con la penna mentre cerca di capire cosa sta facendo.

Alla fine, tutto si riduce a questo: un viaggio, senza una mappa precisa, in cui provo a conoscermi meglio mentre mi destreggio tra sogni, imprevisti e la solita sfida quotidiana con il tempo. Forse non avrò tutte le risposte (e neanche metà), ma ho la voglia di raccontare, condividere e farmi sorprendere lungo la strada.

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© 2023 by Jorjette.

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